Il magistrato Traini (Nero) non condivide i metodi del commissario Bonavia (Balsam): questi sostiene che contro la mafia la legge non basta e bisogna affrontarla al di fuori della legalità. Bonavia uccide volontariamente un capo mafioso e viene a sua volta eliminato una volta rinchiuso in carcere assieme a un testimone importante. Traini prosegue le indagini ma capisce subito che con le sole armi della legge non riuscirà a stroncare Cosa Nostra. Film di impegno civile, come era di moda nei primi anni Settanta, firmato da Damiani con secchezza ma senza grande originalità.
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