Fiume Basso è un quartiere della città di Bender in Transnistria, dove è stata deportata una comunità di "onesti criminali", piccoli mafiosi che sono lì a causa del loro disprezzo nei confronti dei soldi, dei potenti, dei poliziotti e dei comunisti. Amanti dei tatuaggi che raccontano le loro storie e delle icone religiose per cui spendono tutti i loro soldi, i delinquenti lasciano che l'educazione dei loro figli più piccoli sia riservata agli anziani, che vengono chiamati nonni o zii nonostante non sempre vi siano legami di sangue. Qui, sul finire degli anni Ottanta, crescono Kolima (Arnas Fedaravicius) e Gagarin (Vilius Tumalavicius), amici sin da bambini, che imparano presto cosa vuol dire il carcere quando Gagarin è costretto da una lunga condanna a rimanervi per molti anni. Ritornato in libertà, trova però un mondo diverso da quello che ricordava, sconvolto dagli effetti della globalizzazione e a cui cerca di adattarsi a modo suo, comportandosi esattamente all'opposto di Kolima, rimasto fedelmente attaccato ai valori trasmessi da nonno Kuzja (John Malkovich)...