Tratto dall'omonima opera lirica di Giacomo Puccini su libretto di Giovacchino Forzano, ispirato al canto XXX dell'Inferno di Dante, il film narra le vicende di Gianni Schicchi, un furbo faccendiere toscano che, con un abile stratagemma, riesce ad intascare la ricca eredità di Buoso Donati, anziano collezionista d'arte appena deceduto, respingendo gli assalti dei numerosi parenti del defunto, accorsi in massa a casa del Donati per ottenere la loro parte di lascito.