Xenia. Ohio. Una cittadina di provincia è stata sconvolta dall'uragano Gummo. Il protagonista è un giovane ragazzino, contaminato dall'amoralità dei mostri che vivono intorno a lui e con i quali interagisce. Fuma e piscia sopra un cavalcavia con in testa orecchie da coniglio, uccide gatti insieme ad un amico per venderli ad un ristorante cinese e comprarsi della colla da sniffare, si lascia lavare dalla mamma in una vasca di acqua putrida, mentre mangia degli spaghetti. Tra puttane extralarge, down e pervertiti, il film è uno spaccato, tanto disordinato quanto potente, della normale vita disgustosa dei "white trash", i coatti americani. Colonna sonora ricca di perle heavy-metal anni ottanta. Una sorta di documentario senza logica, dove la ricerca visiva, affascinante nel degrado, riesce a coinvolgerti oltre i limiti di una narrazione poco convincente. Esordio alla regia di un autore che si presenta subito come unico. ...