Paolo Ciottoli (Paolo Villaggio), cronista per un quotidiano romano, decide di suicidarsi perché le cose gli vanno male: solo al mondo, vessato dai colleghi e dal capoufficio, oberatissimo dai debiti e inseguito dagli strozzini. Le tenta tutte senza risultato fino a quando, mentre trangugia del detersivo, si accorge di essere il possessore del biglietto vincente della lotteria di capodanno (cinque miliardi di lire). Dopo una terrificante lavanda gastrica torna a casa, ma il biglietto è sparito: lo aveva nascosto sotto un'antiquata macchina da scrivere, che gli è stata pignorata insieme a tutti i mobili dagli ufficiali giudiziari.