Luigi, al suo primo impiego, è assunto in una banca di Bologna. L'ambiente è formato da funzionari che sono per lo più suoi coetanei, con qualche esperienza in più. Sia le relazioni umane che gli intrighi sul posto di lavoro si rivelano ben presto una ragnatela che lo intrappola sempre di più. Alla fine ci scappa anche il morto (un suicidio?), ma apparentemente tutto andrà avanti come prima. Avati si muove tra commedia e dramma, tratteggiando con finezza una serie di ritratti di yuppies da quattro soldi. Assenti i toni a lui più consueti della memoria e della fiaba, ne esce un quadro contemporaneo tanto feroce quanto sfumato....