Gabbro, provincia di Livorno, 1960. Nada ha appena sette anni quando in chiesa, durante le prove del coro, suor Margherita si rende conto che la bambina deve cantare. Gabbro è un piccolo mondo popolato da persone importanti per Nada: il padre contadino, taciturno e risolutivo, l'ironica nonna e la protettiva sorella maggiore; il medico condotto protagonista delle fantasie di sua madre Viviana; il bar dell'audace Nora, che indossa i pantaloni e che ha Cher nel juke box. Ma è sua madre Viviana la più importante di tutti e lei sa che il talento della figlia è l'occasione della sua vita. Questa certezza tuttavia è scossa dai periodi bui in cui Viviana sprofonda nella depressione. Nada è convinta che il suo canto può guarirla e ne fa la sua missione; per questo non perde una lezione del maestro Leonildo che al pianoforte esegue i successi di Mina e di Ornella Vanoni. Crescendo Nada si accorge che nemmeno la sua voce può curare Viviana e non vuole più cantare. Il canto, però, è più forte di tutto e a quattordici anni vince la sua prima gara canora. Sarà un impresario a convincere Viviana che Nada è pronta per il palco di Sanremo e lì il "pulcino di Gabbro" canta accigliata e scontrosa Ma che freddo fa, lasciando tutti senza fiato. La vita di Nada è cambiata per sempre; Viviana non è convinta che sia stato un bene, ma Nada sa che è solo l'inizio di una felice avventura....