Sud Africa, anni '30. P.K. è un figlio di inglesi che, rimasto orfano, è allevato dalla tata zulu finché a non viene mandato in un collegio afrikaner. Lì, perseguitato dai compagni di ceppo boero, impara cos'è il razzismo. Affidato a un professore che, in quanto tedesco, è incarcerato all'inizio della guerra mondiale, continua a frequentarlo in prigionia, impara la boxe e conosce il razzismo contro i neri. Un altro giovane che impara a soffrire e a combattere nella filmografia di Avildsen, dopo il primo Rocky e un paio di Karate Kid. Un dramma un po' enfatico ma interessante, con l'apporto di solidi attori anziani di contorno.