Amalia, una donna sulla sessantina, moglie separata di un pover'uomo che campa dipingendo marine e zingare per le fiere e i mercati della periferia napoletana, viene trovata morta in mare. Indossa soltanto un reggiseno di pizzo rosso, troppo giovanile e costoso per lei. La figlia Delia, cha da tempo ha lasciato la sua città natale e vive a Bologna, torna a Napoli per far luce sulla misteriosa morte. Cerca di ricostruire gli ultimi giorni della madre, ne ripercorre la vita tormentata dalla gelosia del marito e si imbatte in uomini ambigui, abitanti di un mondo violento e prevaricatore. Meno compatto di "Morte di un matematico napoletano", questo film è più rischioso, proprio perché si regge sul limite pericoloso dello stereotipo...