Squitieri ha perso quel nerbo che lo qualificava come un regista 'anarchico di destra' in film come Gli invisibili e Il pentito. Propone così una romanzesca versione del 'dopo-Garibaldi' in cui un ex camicia rossa torna nel proprio paese e assiste alle vessazioni compiute dal governo sabaudo. Si dà alla macchia per ricostituire il dominio borbonico ma si scontra con il generale Cialdini che si allea con la mafia e reprime il tentativo. Gli attori ci sarebbero (compreso un Lo Verso assurdamente doppiato) ma manca la voglia di andare al di là della polemica spicciola....