E’ il compleanno di Alexander, professore ed ex attore. Lui e la sua famiglia -la moglie Adelaide, la figlia Marta ed il piccolo Ometto- si riuniscono nella loro casa in campagna, sull’isola di Gotland, insieme agli amici. Mentre sono tutti riuniti, una voce dalla tv annuncia che una base missilistica è pronta a far esplodere testate nucleari puntate contro il Paese. A quel punto le comunicazioni si interrompono, prima della fine del messaggio, a causa di un black out generale.
In preda allo sconforto, Alexander dapprima recita il Padre Nostro, quindi chiede a Dio di salvare la sua famiglia, i suoi amici, quindi tutta l’umanità, e di cancellare la guerra e far tornare indietro il tempo offrendo in sacrificio i suoi affetti, la sua casa, e facendo voto di silenzio “Io ti darò tutto quello che ho. Rinuncerò alla mia famiglia, che adoro, rinuncerò alla mia casa, anche al mio piccolo Ometto. Diventerò muto, non scambierò più parole con nessuno, sono pronto a rinunciare a tutto ciò che mi tiene legato alla vita se soltanto tu farai tornare le cose come erano prima, come erano ieri, come erano stamattina. Liberami da questo disumano terrore che mi attanaglia”.