Totò e Ninetto si recano a sfrattare della povera gente da una cascina della periferia romana. Strada facendo, si affianca loro un corvo, intellettuale veteromarxista, che racconta di come frate Ciccillo e frate Ninetto cercarono invano di convincere passerotti e falchi a fare amicizia. Dopo aver, tra l'altro, incrociato i funerali di Togliatti e fatto l'amore con una prostituta, i due hanno fame. Il corvo parla e parla: finisce divorato. Favola filosofica in cui Pasolini parla del suo tempo dal punto di vista di un intellettuale in crisi. Leggero, profondo e innovativo nel suo intreccio di apologo e saggio. Totò fu premiato a Cannes.