Patito dei giochi olimpici (siamo nel 1960), in un piccolo paese della Calabria, un ragazzo sfida l'ira paterna correndo giorno e notte, appassionato di corse podistiche. I "grandi" vorrebbero che continuasse le attività pastorizie della famiglia, ma il ragazzo la spunterà: la sua passione gli fa vincere una gara locale e così potrà andare a Roma, in una vera squadra di atleti. Vagamente ispirato alla biografia del campione Francesco Panetta. Comencini mette in scena la dura battaglia dei sogni di un ragazzino di una delle zone più depresse d'Italia contro i condizionamenti della famiglia e dell'ambiente: buone qualità narrative, taglio un po' televisivo, ottimo il protagonista tredicenne....